giovedì 11 giugno 2015

L'anello dei Nibelunghi vol. 1 di Riyoko Ikeda ed Erika Miyamoto

Non sono una esperta di manga, anzi, ne ho letti davvero pochi, ma appartengo alla generazione cresciuta con gli anime giapponesi degli anni ottanta/novanta. Per questo motivo ho deciso di avvicinarmi a questo genere di fumetti con una autrice molto amata in Italia: Riyoko Ikeda, la creatrice dell’indimenticabile Lady Oscar (tra i miei preferiti di sempre).

In Italia sono stati pubblicati vari suoi lavori, ma ho scelto la serie dedicata alla mitologia norrena e composta da 4 volumi ancora in corso di pubblicazione dalla Goen:

L'anello dei Nibelunghi 
(Niberunku no yubiwa - 2001)

sceneggiato dalla Ikeda e disegnato dalla sua ex assistente e allieva, Erika Miyamoto.

L’opera si ispira alla tetralogia di Richard Wagner (L'oro del Reno - La Valchiria – Sigfrido - Il crepuscolo degli dei).

La storia inizia nel fondale del fiume Reno dove le tre ninfe che hanno il compito di proteggere il leggendario oro, ricordano le gesta malvagie del nano Alberich della stirpe dei Nibelunghi che in passato è riuscito a sottrarlo e a fonderlo in un anello per conquistare il mondo. L’oro è tornato al suo posto grazie all’intervento divino ma è stato maledetto dal nano in punta di morte:

“Che la morte sia col possessore di quell’anello. Il possessore di quell’anello bramerà per lui e schiavo ne sarà, fino alla morte!”

Nel frattempo il dio Wotan (il padre degli Dei) decide l’esito della sanguinosa battaglia tra la stirpe dei Welsunghi e i Neidinge, assegnando a sua figlia Brunnhilde, la valorosa valchiria che accompagna gli eroi morti nel Walhalla, il compito di proteggere Siegmund il capostipite dei Welsunghi e di aiutarlo nella vittoria.
Quest’ultimo è sfinito dalle lunghe battaglie e cerca riposo in una casa in mezzo al bosco. La padrona della dimora lo accoglie e lo aiuta ma si scopre ben presto che è Sieglinde, la giovane moglie di Hunding, il capo della stirpe nemica, rapita da bambina e costretta a sposarlo contro la sua volontà. Fra i due nasce la passione e Siegmund decide di scappare con lei per un futuro migliore.
La loro unione scatena le ire della dea Fricka, consorte di Wotan e dea custode delle nozze, che convince il marito a capovolgere l’esito della guerra…

Non vado oltre con la trama perché è una storia da scoprire ma devo ammettere che questo manga mi ha colpito favorevolmente.
Amo le storie epiche e la Ikeda rende un degno omaggio all’opera di Wagner.
Le prime pagine rappresentano il prologo della vicenda e ripercorrono brevemente il primo dramma musicale del compositore.
La prima cosa che ho notato è stato il linguaggio aulico, infatti i personaggi parlano in versi e devo ammettere che mi ha stupito molto questa scelta, ma nonostante questo si legge con facilità e le immagini della Miyamoto trasmettono il giusto pathos alla vicenda.
Ci sono delle tavole molto belle e suggestive.
Tra i vari personaggi ho apprezzato la valchiria Brunnhilde che mi ricorda molto una certa Oscar, oltre che nell’aspetto fisico (vedi copertina) anche nel carattere nobile e fiero.

La Goen ha catalogato questo manga come Shojo (dedicato alle ragazze) ma date le tematiche, secondo me possono leggerlo tutti.
Per il momento in fumetteria si possono trovare i primi due volumi, dal sito della casa editrice ho letto che i capitoli finali saranno pubblicati entro fine luglio.

Titolo: Lady Collection 30 – L’Anello dei Nibelunghi 01
Linea: Goen
Collana: Lady Collection 30
Serie: L'Anello dei Nibelunghi 01
Autore: Riyoko Ikeda
ISBN: 9788867122936
12,2×17,8, B+sc, b/n e bicr., 200 pp
Genere: Fantastico
Prezzo: Euro 5,95

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