venerdì 11 gennaio 2013

Il libro di Miss Buncle – Dorothy Emily Stevenson

Recensione

“Doveva inserire fieno appena falciato nello strillo o era meglio che il lettore lo scoprisse da solo?
Quant’erano stupidi i lettori! Proprio come pecore… pensò Mr Abbot assonato… una segue l’altra, trascurano un libro o ne comprano un altro solo perché altri lo stanno comprando, anche se non hanno la minima idea di che cosa manchi a uno e che cosa abbia in più l’altro

Miss Barbara Buncle è una giovane orfana di trent’anni che vive a Rivargenton, un classico villaggio della campagna inglese dove la vita scorre noiosa e tranquilla tra le riunioni per il tè del pomeriggio e gli incontri al Tennis club.
A causa della crisi economica degli anni trenta i suoi dividendi si sono dimezzati e vive in condizioni economiche disagiate finché la sua governante, la vecchia Dorcas, non le propone di scrivere un libro per “fare soldi”.
Mr Abbot, un editore trovato sull’elenco, accetta di pubblicarlo e in pochissimo tempo “Disturbatore della quiete pubblica” scritto con il nome di John Smith diventa un successo strepitoso.
In questo romanzo l’autrice descrive la noiosa quotidianità degli abitanti di un villaggio immaginario chiamato “Campoferrum” che all’arrivo di un giovane “dai capelli d’oro” che suona il piffero si risvegliano dal loro torpore e seguono gli “impulsi primitivi della loro natura più nascosta”. 
La trama è interessante ma questo villaggio assomiglia in modo impressionante a “Rivargenton” infatti la ragazza ha preso spunto dalla vita reale dei suoi vicini per la rappresentazione dei suoi personaggi. Il problema è che li ha descritti alla perfezione senza tralasciare i loro vizi (tanti) e le loro virtù (poche) e qui iniziano i guai e una caccia alle streghe per scoprire la vera identità di John Smith…

La casa editrice Astoria sta riportando alla luce dei veri e propri gioiellini della commedia british anni trenta e “Il libro di Miss Buncle” non fa eccezione.
E’ assolutamente esilarante e l’idea di fondo è geniale, l’autrice scrive una storia nella storia per descrivere i vezzi e le abitudini di un tipico villaggio inglese dove alcuni personaggi si sentono più superiori ad altri per status sociale e tutti devono seguire le loro “regole”. Ma basta un semplice romanzo per sconvolgere la loro tranquillità e metterli a nudo senza tralasciare i loro sentimenti più nascosti.
Quello che mi ha fatto ridere dei vari personaggi è la loro assoluta ipocrisia, infatti si riconoscono nel libro ma non si accettano e trovano tante scuse per mitigare le incredibili “scoperte” sulla loro condotta in apparenza irreprensibile, come lo scrittore Guiness che in privato maltratta la moglie e i figli o la signora Agnelli di Featherstone che detta legge su tutto e tutti proclamandosi grande signora della società ma nasconde i suoi trascorsi di ballerina di fila.

I personaggi sono delineati alla perfezione ma la mia preferita è la protagonista principale, la giovane Barbara Buncle, "l'acqua cheta che rovina i ponti" che viene ignorata da tutti per il suo orribile modo di vestire e le sue idee “semplici” ma che nasconde una grande dote, l’osservazione delle persone.
Barbara ha lanciato una vera e propria bomba nella comunità che ha iniziato a fare i conti con i propri difetti.
Mi sono divertita a leggerlo e ho scoperto una scrittrice davvero brava, la Stevenson è una penna arguta e irriverente che prende in giro la tipica società inglese del tempo come la mia adorata Jane Austen.
Lo consiglio agli amanti delle commedie inglesi

·  Titolo: Il libro di Miss Buncle
·  Autore: Dorothy E. Stevenson
·  Traduttore: Borghese E.
·  Editore: Astoria
·  Data di Pubblicazione: Aprile 2011
·  ISBN: 8896919088
·  ISBN-13: 9788896919088
·  Pagine: 316
·  Formato: brossura
·  Prezzo: €. 17,00

L'autrice

Dorothy Emily Stevenson (1892-1973), cugina di R.L. Stevenson, autore dell’Isola del tesoro e Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde, nacque a Edinburgo e visse in Scozia tutta la vita. Sposatasi con un capitano dell’esercito, nel 1932 scrisse il suo primo romanzo che aveva appunto come protagonista la moglie di un ufficiale. Autrice prolifica (scrisse circa 40 romanzi), ebbe il suo maggior successo negli anni Trenta e Quaranta, durante i quali i suoi libri vendettero in Inghilterra e in America milioni di copie. Il tono della sua scrittura è sempre stato quello di una ironia affettuosa ma non perciò meno pungente; la vita all’interno di piccole comunità, dove con più facilità si possono osservare e descrivere pregi e difetti dell’animo umano, è stata il centro del suo interesse narrativo.

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