mercoledì 11 aprile 2012

Rebecca, la prima moglie - Daphne du Maurier

Recensione

Secondo William Shakespeare la gelosia è un “mostro dagli occhi verdi che schernisce la carne di cui si nutre”, un’ossessione che cresce sempre di più e crea angoscia e sofferenza nell’innamorato/a che vive nel timore di perdere la persona amata ad opera di altri.
Ma si può provare gelosia per un fantasma? per una persona morta da anni che vive solo nel ricordo dell’amato/a?

Con “Rebecca la prima moglie”, Daphne du Maurier ci presenta una forma di gelosia pregressa, con l’antagonismo della protagonista nei confronti della prima moglie del marito, Rebecca, una donna amata e rispettata da tutti per la sua bellezza, intelligenza e fascino, e ancora viva nei pensieri del marito e di tutti quelli che la conoscevano.

Il romanzo scritto nel 1938 racconta la storia di una giovane dama di compagnia che durante un soggiorno a Monte Carlo incontra un ricchissimo vedovo inglese, Maxim De Winter, in viaggio per dimenticare la morte della sua amatissima moglie, Rebecca.
La ragazza s’innamora dell’affascinante vedovo e inizia a frequentarlo mentre la sua signora è ammalata. Prima di partire, l’uomo le chiede di sposarlo e lei accetta con entusiasmo.
Dopo un breve viaggio di nozze arrivano nella sua tenuta in Cornovaglia, a Manderley che è famosa in tutto il mondo, ma la gioia per la nuova vita viene subito smorzata dall’accoglienza della governante, la Signora Danvers (ancora fedele al ricordo di Rebecca) che la detesta perché ha preso il posto della sua “signora” in casa e nel cuore del suo uomo (ma poteva essere chiunque in realtà), e inizia una lenta ma inesorabile lotta psicologica nei confronti della nuova arrivata, con l’ossessione per la defunta e il paragone in ogni atteggiamento o decisione.
Man mano che passano i giorni la presenza “ingombrante” di Rebecca si fa più viva che mai.

“Rebecca, sempre Rebecca. Dovunque mettevo piede a Manderley, dovunque mi sedevo, persino nei miei sogni incontravo Rebecca.”

L’atteggiamento ambiguo e distante del marito, alimenta le sue convinzioni d’inferiorità e la certezza di non occupare un posto nel cuore dell'amato, ancora innamorato della “perfetta” Rebecca.
Ma è davvero così?

“Rebecca” è un dramma psicologico scritto con maestria che avvince il lettore con un’atmosfera ricca di suspense e mistero. Tale è il successo del romanzo che due anni dopo il grande Alfred Hitchcock ne trarrà un film indimenticabile con l’affascinante Laurence Olivier e una giovanissima Joan Fontaine, uno dei rari casi in cui un film riesce a reggere il paragone con il romanzo da cui è stato tratto.

La trama è articolata e complessa come un mosaico che si compone con lo scorrere delle pagine, e ogni retroscena o segreto svelato, mostra un tassello che porterà all’insospettabile epilogo.
La storia inizia con un sogno della protagonista che ritorna a Manderley in degrado da anni, e qui partono le sue memorie, dal lavoro come dama di compagnia a pagamento per una ricca signora americana, all’incontro con il suo grande amore e marito, Maxim De Winter.
Una delle particolarità del romanzo è l’assenza del nome della protagonista e io narrante della storia, come a sottolineare che è Rebecca l’unica signora De Winter degna di nome.

Rebecca è un romanzo ricco di immagini e descrizioni, a partire dalla tenebrosa ambientazione, la tenuta di Manderly che l’autrice dipinge nei minimi particolari, tanto che sembra di esser presenti in quelle stanze.

I personaggi sono caratterizzati con cura, soprattutto la protagonista, una ragazza piena di vita che diventa depressa e angosciata a causa della presenza della sua “rivale”, un plauso all’autrice che riesce a scandagliare l’animo umano e ci mostra tutti i timori e le angosce di un animo sensibile, tormentato dalla gelosia.
Maxim De Winter è un personaggio molto affascinante ma per certi versi ambiguo e complesso, non riesce ad esprimere i propri sentimenti verso la ragazza e pensa spesso alla sua prima moglie.
E poi c’è lei, la protagonista assente ma sempre viva nei pensieri delle persone che la conoscevano e della nuova Signora De Winter, Rebecca, un personaggio che ho odiato dalla prima all’ultima riga. Come può competere una ragazza semplice e ingenua con una donna che incarna la perfezione?


“Ahimè, io avrei potuto lottar contro una viva, ma non potevo lottare contro una morta.
[…] Rebecca non sarebbe invecchiata mai. Rebecca non sarebbe mai mutata. E io non potevo lottare con lei. Era troppo forte per me.”

In tanti lo hanno paragonato a Jane Eyre di Charlotte Brontë e in effetti ho trovato vari punti in comune soprattutto nei protagonisti maschili, Maxim De Winter/Edward Rochester, entrambi tormentati da segreti inconfessabili.

In conclusione “Rebecca” è un romanzo che ho apprezzato per la sua complessità e per la meravigliosa capacità narrativa dell’autrice.
Lo consiglio a tutti gli amanti dei classici.

Voto 5 stelle anobiiane.

• Titolo: Rebecca la prima moglie
• Autore: Daphne Du Maurier
• Traduttore: Morpurgo M.
• Editore: Il Saggiatore Tascabili
• Collana: Narrativa
• Data di Pubblicazione: Marzo 2008
• ISBN: 8856500035
• ISBN-13: 9788856500035
• Pagine: 383
• Prezzo: €. 10,00

L'autrice

Daphne du Maurier (1907-1989) ha iniziato a scrivere giovanissima e la trasposizione cinematografica delle sue prime opere (La taverna della Giamaica, 1936, e Rebecca la prima moglie, 1938) ad opera di Alfred Hitchcock le ha dato il successo mondiale. Mia cugina Rachele, uscito nel 1951 e trasposto sul grande schermo nel 1952, viene oggi riproposto in una nuova traduzione. Nel 2008 Gli uccelli e altri racconti, Rebecca la prima moglie e Mia cugina Rachele sono stati pubblicati per il Saggiatore Tascabili.

4 commenti:

  1. Non c'entra niente con il post, ma qui c'è un premio per il tuo blog: http://imilleeunlibro.blogspot.it/2012/04/premio-dardos.html

    ^_^

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  2. Ciao! Sono una tua nuova lettrice fissa, ho scoperto il tuo blog grazie al premio Dardos e mi piace molto, è interessante!
    Ho sempre desiderato leggere "Rebecca, la prima moglie"!
    Se ti va ti invito nella mia Locanda dei Libri ;-) sarai sempre le benvenuta!
    Claudia
    http://locandalibri.blogspot.it/

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  3. il film ce l'ho in dvd e io e mia cognata l'abbiamo consunto!

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