giovedì 30 giugno 2011

Angel - L.A. Weatherly

Recensione

Angel di L.A. Weatherly è il primo titolo di una trilogia young-adult dedicata agli angeli, ma dimenticate le creature celestiali della tradizione religiosa, in questo romanzo sono esseri spietati e senza scrupoli.

La protagonista è Willow, una ragazza di sedici anni che vive con la madre affetta da disturbi mentali, e la zia che non perde occasione per rinfacciare la sua generosità nell’ospitarli.
E’ un’esperta di motori e non s’interessa di moda. Ha solo un’amica, Nina, perché a scuola la considerano molto “eccentrica” a causa delle sue doti di chiaroveggenza, perché Willow ha un dono speciale, è sensitiva e può vedere il passato e il futuro delle persone.
Un giorno si presenta a casa sua, Beth, la ragazza più popolare della scuola che le chiede di leggerle la mano. Durante la seduta scopre che Beth ha incontrato un angelo, una creatura bellissima e piena di calore che le ha chiesto di diventare un membro della sua chiesa, ma nel futuro della ragazza ci sono solo morte e dolore perché l’angelo le sta rubando l’energia vitale.
Gli angeli stanno invadendo la terra a causa della crisi del loro mondo, e per questo la CIA sta cercando di eliminarli con l’aiuto degli Angel Killer, cacciatori che cercano di proteggere le persone dall’influenza di questi essere infidi.
Alex è uno di loro, ha diciassette anni e la sua unica missione nella vita è distruggere le creature che gli hanno portato via la sua famiglia.
Non ha legami di nessun tipo finché non incontra Willow, il suo prossimo bersaglio, e niente sarà più come prima…

Ho letto moltissimi libri sui vampiri e i licantropi, ma gli angeli non hanno mai attraversato il mio cammino (anche se in questo periodo stanno invadendo le librerie).
La storia mi ha colpito molto, fa un certo effetto incontrare degli esseri puri e incorruttibili come gli angeli, posti allo stesso livello dei demoni, infatti nell’immaginario collettivo sono dei messaggeri di Dio che aiutano gli uomini nella battaglia contro il “male”, ma nel romanzo sono creature malvagie che utilizzano la bellezza per rubare la fonte vitale delle persone.

Mi piace molto la caratterizzazione dei due protagonisti (soprattutto Alex), due ragazzi cresciuti troppo in fretta a causa della mancanza dei genitori. Willow non riesce ad accettare la malattia della madre che vive da anni in un mondo tutto suo, e Alex non riesce a dimenticare la sua famiglia distrutta a causa degli angeli.
La prima parte è ricca di azione con rivelazioni e fughe on the road stile Bonnie & Clyde, nella seconda parte l’autrice si sofferma sulla storia d’amore tra i due ragazzi, con momenti molto teneri tra i due.
In conclusione è un romanzo che si legge tutto d'un fiato.
Aspetto il seguito.

L'autrice

L.A. Weatherly è nata nel 1967 a Little Rock, in Arkansas. Autrice di moltissimi romanzi YA, vive ora in Inghilterra col marito, coltivando non solo la grande passione per la scrittura, ma anche quella per le rane e i gatti. Una curiosità: L.A. Weatherly in realtà è uno pseudonimo per Lee Weatherly, che a volte si firma anche Titania Woods.



  • Titolo: Angel
  • Autore: L. A. Weatherly
  • Traduttore: Reggiani S.
  • Editore: Giunti Editore (collana Y)
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN: 9788809763142
  • Dettagli: p. 560

mercoledì 29 giugno 2011

Www…Wednesdays (31)

Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale: Www…Wednesdays ideata da MizB di Should be reading
Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Queste sono le mie risposte:

What are you currently reading?

Sto leggendo

La festa di Orfeo di Javier Márquez Sánchez
 
 
What did you recently finish reading?

Ho letto

Angel di L.A. Weatherly 
 
   
What do you think you’ll read next?
 
Leggerò
 
Il club dei suicidi di Albert Borris
 
 

e voi?

martedì 28 giugno 2011

“Il Libro Eterno” intervista: Rita Charbonnier

Rita Charbonnier è nata a Vicenza e ha vissuto a Matera e Mantova. Adesso vive a Roma. Ha fatto studi musicali e ha frequentato la Scuola di Teatro dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. È stata attrice e cantante in teatro, recitando al fianco di celebri artisti, per poi dedicarsi prevalentemente alla scrittura. Ha collaborato come giornalista con riviste di spettacolo, ha scritto soggetti e sceneggiature per la televisione, e tre romanzi: “La sorella di Mozart”, uscito per Corbaccio nel 2006 e riedito da Piemme nei Bestseller (2011), “La strana giornata di Alexandre Dumas” (Piemme 2009), e “Le due vite di Elsa”, uscito a maggio.

Rita è stata così gentile da rispondere alle domande di questa intervista.

Ciao Rita e benvenuta nel blog “Il libro eterno”, ti va di presentarti ai lettori?

Risponderò in modo semiserio, perché la presentazione “ufficiale” l’hai già fatta tu. Vediamo… mi piace molto ascoltare musica, ad esempio Alanis Morrissette, De André, Mozart e Prince (in ordine sparso); scelta dalla quale si desume, ahimè, che non sono più giovanissima. Mi piacciono le meringhe e le meringate. E i pistacchi tostati. Non necessariamente insieme alle meringhe, anzi direi che la sequenza ideale è: 3 etti di pistacchi con 2 bicchieri di Gewürztraminer ben fresco, e a seguire 3 etti di meringhe con 2 bicchieri di Passito di Pantelleria. Il tutto alla sera, magari su una spiaggia, con il sole all’orizzonte che pian piano si tuffa nel mare (seguito dalla sottoscritta sbronza). Scherzo!

Quando è nata la tua passione per la scrittura e cosa rappresenta per te?

La scrittura rappresenta per me una necessità, un’occasione di ricerca personale e di comunicazione. Riguardo alle origini di tutto questo, bisogna andare parecchio indietro. Sono l’ultima di sei figli, mia sorella e i miei fratelli sono molto più grandi, e sono stati loro a insegnarmi a leggere, verso i quattro anni. Ho iniziato a scrivere quasi subito: poesie, raccontini, e più tardi un giornalino di quartiere. Allora i blog non c’erano. C’erano le macchine da scrivere e la carta carbone; per raggiungere la tiratura di 15 (!) copie dovevo battere a macchina l’intero giornale cinque volte, perché più di tre copie carbone alla volta non venivano. Scrivere era un godimento e avrei sopportato anche di peggio; forse cercavo l’approvazione del mio ambiente, forse la soddisfazione di un’esigenza, forse entrambe le cose.

Quali sono i tuoi autori preferiti?

Quelli che mi emozionano. Il primo nome che mi viene in mente è quello di Ian McEwan. Ho letto “Espiazione” solo di recente e l’ho trovato stupendo; gli altri suoi romanzi li avevo già letti tutti. Amo molto McEwan perché sotto un’apparente freddezza è capace di far provare al lettore sentimenti intensi e talvolta persino violenti. Molti autori, del presente e del passato, italiani e stranieri, mi hanno fatto ridere a voce piena; Mark Twain e Groucho Marx, ad esempio. Molti altri mi hanno fatto soffrire… ricordo quando, da bambina, lessi “Il cucciolo” di Marjorie Kinnan Rawlings e, giunta all’ultima pagina, lo scagliai contro il muro! Non riuscivo a sopportare il dolore che mi dava il finale della storia. Diversi romanzi mi hanno profondamente commossa e mi hanno fatto comprendere aspetti fondamentali dell’esperienza umana, come “La Storia” di Elsa Morante, un classico imprescindibile. Molti autori mi hanno sopraffatta con le meraviglie che sono stati capaci di creare; penso ad esempio ai grandi romanzi del nostro dopoguerra, come “Il sentiero dei nidi di ragno” di Calvino o “Una questione privata” di Beppe Fenoglio; ma nessun autore tranne McEwan è stato capace di farmi lanciare un grido di orrore (quando ho letto “Cortesie per gli ospiti”). Un grido di fronte a un libro, un oggetto inerte: è una cosa che non si verifica facilmente.

Ci vuoi parlare del tuo romanzo “Le due vite di Elsa”?

È un viaggio delicato e complesso nell’essenza della protagonista, una ragazza che vive a Roma durante l’era fascista e nel 1931, quando inizia la narrazione, ha vent’anni. Oppressa da restrizioni sociali e familiari, Elsa vive un drammatico conflitto interiore; lotta per esprimersi, ma non riesce neppure a parlare ed è affetta da attacchi isterici. Nella sua vita d’un tratto irrompe una potente figura simbolica, quella di Anita Garibaldi, una donna forte e coraggiosa che è il suo esatto opposto. Dopo un percorso di rimozione, ricordo e rielaborazione delle sue memorie e dei suoi segreti, la vera identità di Elsa, limpida e luminosa, finalmente emerge.

Perché la figura di Anita Garibaldi ti ha interessato così tanto?

È stata una donna straordinaria, non trovi? In un primo momento, quando intrapresi la stesura del libro, immaginavo di elaborare una sua biografia romanzata, che andasse a completare quel trittico di ritratti di donne inaugurato dai miei precedenti romanzi “La sorella di Mozart” e “La strana giornata di Alexandre Dumas”. Gradualmente, però, avvertii come l’ingombrante alone di notorietà che circonda la figura di Anita la allontanasse sempre più da me. Allora decisi di spostare il baricentro del racconto e orientare la linea di ricerca verso un nuovo punto di vista. E così è nata Elsa, un ‘alter ego’ di Anita, che racchiude in sé tutto ciò che lei non fu: un concentrato di difetti e paure. Solo quando Elsa riesce a fondersi con l’intrepida guerriera sudamericana, riesce anche a sciogliere le ombre del suo passato e dare risposta alle domande che la attanagliano.

Quanto tempo hai dedicato alla ricostruzione storica della trama?

Ora ti farò una confessione. Ogni tanto mi viene detto, come fosse un gran complimento, che i miei romanzi sono “molto documentati”. E mi si chiede “come ho fatto” a ricordarmi tutte quelle cose, a riprodurle con quella naturalezza, eccetera. La verità è che la ricerca storica è per me la parte più leggera del lavoro; e soprattutto, ha un’importanza relativa. Non esiste nulla di “vero” in una ricostruzione storica. Il racconto della Storia, anche quello che viene fatto dallo storico, non è che il racconto di un punto di vista sulla Storia stessa. Per me i personaggi sono archetipi; tutti, anche quelli che si basano su persone realmente esistite. Alla base dei miei racconti c’è una ricerca psicologica: quello è il centro del mio interesse, che va ben oltre il contesto storico.

Come nascono le tue storie? Ha dei rituali che segui o delle manie quando scrivi?

Manie e rituali… ne ho non pochi! Di solito, quando lavoro a un romanzo, mi isolo: rimango chiusa in casa, con il telefono staccato e la connessione internet disattivata, così da potermi concentrare meglio. So che alcuni autori amano scrivere ascoltando musica; per me, anche se la musica fa parte della mia vita, o forse proprio per questo, ascoltarla quando elaboro un testo sarebbe invece una distrazione. A meno che quel che sto scrivendo non riguardi uno specifico brano musicale; in quel caso ne programmo la ripetizione continuata sullo stereo, mi siedo al pianoforte e suono qualche nota, poi torno al computer e butto giù a ruota libera le immagini che mi appaiono davanti agli occhi… e non di rado piango.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto lavorando a un nuovo romanzo incentrato su una figura femminile, che però non avrà proprio nulla di storico. Sono in una fase ancora iniziale, quindi non posso essere più specifica… magari ne riparliamo tra qualche tempo!

Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?

Grazie di cuore per l’intervista, complimenti per il tuo bel blog e un caro saluto alle tue lettrici e ai tuoi lettori.

Grazie a te Rita!

Questa è la sinossi de "Le due vite di Elsa"

Elsa non si è mai sentita parte della sua famiglia. Forse perché è una ragazza difficile, fragile; almeno questo è ciò che le hanno sempre detto. Troppo timida e debole di nervi rispetto a loro, gli eredi risoluti e arroganti di una delle famiglie più in vista della Roma fascista. Fino ai vent'anni Elsa ha seguito docilmente il volere del padre e della zia, facendo sempre ciò che ci si aspettava da lei, anche quando si trattava di esporsi alla derisione e allo scherno, salendo sul palco di un teatro per interpretare il ruolo di Anita Garibaldi in un'orribile pièce voluta dal regime. Tuttavia, proprio grazie al teatro e, soprattutto, al personaggio di Anita, Elsa scopre una se stessa che non pensava esistesse. L'incontro con quella donna impavida, forte, bella, la cambia nel profondo. Anita è tutto ciò che lei non è mai stata, ma Elsa sente che tra loro c'è un legame. Ogni notte, la timida Elsa abbandona le proprie insicurezze per diventare Anita, l'eroina dei due mondi. Grazie a quei sogni si trasforma e comincia a fare cose che non aveva mai fatto prima: fugge di casa, cammina scalza per le strade di Roma e grida tutto il dolore che ha racchiuso in sé per troppo tempo. Per la sua famiglia, però, questo non è accettabile. La ragazza deve essere allontanata, perché le sue non sono più stramberie, è pazza, e potrebbe rovinarli. Nell'ospedale svizzero in cui viene rinchiusa, Elsa scopre le sbarre, il torpore malsano dei medicinali e l'assenza di libertà...

Titolo: Le due vite di Elsa
Autore: Rita Charbonnier
Editore: Piemme
Data di Pubblicazione: 2011
ISBN: 9788856612370
Dettagli: p. 344

Teaser Tuesdays (31)

Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale "Teaser Tuesdays" ideata da MizB di Should Be Reading

Possono partecipare tutti i lettori, basta replicare al post.
Ma vediamo come funziona:


1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Apri una pagina a caso
3. Trascrivi un breve pezzo da quella pagina
4. Non scrivere spoilers.
5. Riporta titolo e autore del libro citato

Ed ecco il mio Teaser di questa settimana:

John Gilligan non aveva mai controllato se veramente nella Sacra Bibbia si parlasse dell'argomento. Non che non ne avesse una copia in casa, ma non avrebbe saputo come giustificarsi con la moglie, se questa l'avesse scoperto a leggerla. Qualunque scusa si fosse inventato, a lei sarebbe risultata tanto strana che non gli avrebbe mai creduto.
Già era stato difficile convincerla che quella mattina doveva lavorare. Il giorno precedente era stato di festa, ma il problema era che i festeggiamenti erano iniziati la vigilia, andando poi avanti l'intera giornata. La voglia di lavorare era poca. Oltretutto il turno.di servizio prevedeva i paesini più lontani, come Flamewind e Longtown. La prima tappa era una piccola villa nei paraggi. '

La festa di Orfeo di Javier Márquez Sánchez

e voi? 

lunedì 27 giugno 2011

Segnalazione: Intorno al mondo con Zia Mame di Patrick Dennis

Una splendida notizia per tutti i fan di Zia Mame di Patrick Dennis (come me), la casa editrice Adelphi ha pubblicato il seguito del romanzo (fuori catalogo dagli anni sessanta)

Intorno al mondo con Zia Mame

Ricca, sfacciata, comica e imprevedibile. Chi ha amato il personaggio dell’indimenticabile zitella del New England, protagonista di un libro dal successo planetario e dal titolo omonimo, Zia Mame per l’appunto, non potrà perdersi le nuove avventure di questa irriverente figura nata dalla penna di Patrick Dennis. Intorno al mondo con zia Mame è il seguito di una raccolta di racconti, scollegati tra di loro, ma che hanno tutti per protagonista Mame Dennis, vera zia dello scrittore a cui egli liberamente si ispira e di cui narra le peripezie lungo l’arco di tre decenni, dagli anni del proibizionismo americano ai primi anni cinquanta. Qui la ritroviamo in giro per il mondo in compagnia del piccolo nipote Michael e sempre protagonista di vicende comiche e strepitose. Zia Mame parte infatti per caso per un tour estivo, portando con sé il nipotino e promettendo ai familiari di riportarlo in tempo per l’inizio delle scuole. Dopo due anni però la perdita delle tracce della strana coppia mette in allarme la famiglia. Inizia così una ricostruzione del viaggio, attraverso la storia europea e i paesi mondiali del secondo dopoguerra. Dei due si riceve solo una cartolina firmata con qualche saluto entusiastico e inviata dai luoghi più belli del pianeta. Passando dalla Parigi delle Folies Bergère fino ad arrivare in una fattoria collettiva della Russia sovietica, Zia Mame fa ridere il lettore e tratteggia paesi, società, forme politica con un’ironia che rende Patrick Dennis un vero genio letterario. Insospettita dal non ritorno di zia e nipote, la famiglia comincia a chiedersi se ci sia seriamente da preoccuparsi, ma ecco arrivare Patrick, voce narrante e personificazione dell’autore stesso che si racconta, che narra dei suoi viaggi giovanili con la zia. In un flashback che lo riporta agli anni della gioventù, Patrick racconta un vero e proprio viaggio intorno al mondo dove lui e Mame hanno gettato scompiglio in una tranquilla, ma filonazista famiglia britannica o dove hanno scombussolato persino la rivoluzione maoista. Con Zia Mame si gira il mondo meglio di chiunque altro, sostiene Patrick, e lo scoprirà anche il lettore. Intorno al mondo con zia Mame è una raccolta di cartoline, di scatti di vacanze assolutamente indimenticabili.

  • Titolo: Intorno al mondo con zia Mame
  • Autore: Dennis Patrick
  • Traduttore: Gini M. G.
  • Editore: Adelphi
  • Collana: Fabula
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN: 8845926001
  • ISBN-13: 9788845926006
  • Pagine: 349
  • Formato: brossura

non vedo l'ora di leggerlo!!!

domenica 26 giugno 2011

In my mailbox (29)

Nuovo appuntamento con In My Mailbox rubrica ideata da Kristi di The Story Siren dedicata ai libri acquistati, presi in prestito, scambiati o regalati (da amici, parenti o in omaggio da case editrici generose).

Ringrazio di cuore la casa editrice Gargoyle Books per avermi inviato: 

Vendetta di Marie Corelli

Immaginate che i vostri parenti e amici vi credano morti di colera. Di essere sepolti vivi e di risvegliarvi in una bara. Adesso, immaginate il disperato tentativo di risalire alla luce dagli oscuri meandri della vostra tomba per poi scoprire qualcosa di ancora più terribile... Nella Napoli di fine Ottocento, il conte Fabio Romani scopre un'atroce verità e decide di mettere in atto il suo castigo. Irriconoscibile e invecchiato dal colera, il conte assume una nuova identità e trova il modo di reinserirsi nell'alta società partenopea, riallacciando così sotto mentite spoglie il rapporto con la moglie che lo crede morto. Il tutto per portare a termine il suo diabolico piano di nemesi. "Vendetta!" è un'opera che celebra la follia, l'orrore e la decadenza umana al massimo stadio di degenerazione, e che ha fatto di Marie Corelli la regina del tardo-gotico di età vittoriana.

• Titolo: Vendetta!
• Autore: Marie Corelli
• Traduttore: Meloni M.
• Editore: Gargoyle (collana Storie)
• Data di Pubblicazione: 2011
• ISBN: 9788889541548

e La festa di Orfeo di Javier Márquez Sánchez

Inghilterra, 1956. Il governo britannico sconcertato di fronte agli orribili delitti avvenuti in una contea alla frontiera scozzese. Del caso sono incaricati Andrew Carmichael, un ispettore di Scotland Yard specializzato in crimini "anomali", e il suo giovane collega, il detective Harry Logan. Nello stesso tempo, una piccola casa cinematografica, la Hammer Films, ha deciso di cimentarsi nel rilancio del cinema horror producendo un'innovativa versione a colori del Frankenstein. Ne sarà protagonista l'attore televisivo Peter Cushing, che viene invitato a prepararsi per la parte consultando alcuni specialisti al fine di ricercare le radici della paura umana. Le strade dei poliziotti e dell'attore finiranno per incrociarsi fatalmente lungo una pista che conduce a "La fête du Monsieur Orphée", una misteriosa pellicola risalente agli anni del cinema muto, che sembra seminare una lunga, sanguinosa scia di morte e distruzione. 
  • Titolo: La festa di Orfeo
  • Autore: Márquez Sánchez Javier
  • Traduttore: De Crescenzo G.
  • Editore: Gargoyle (collana Storie)
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN: 9788889541562
  • Dettagli: p. 292

e poi uno scambio

Dorian di Will Self

Il Dorian Gray di questo secolo, fresco di una laurea in arte a Oxford e fornito di cospicue sostanze famigliari, fa il suo début londinese nel 1981. Lo scopre Basil Hallward, artista omosessuale che aveva bazzicato la "factory" di Warhol negli anni Settanta e primo innamorato di Dorian. A quello che considera il simbolo di una nuova generazione di "gay liberati" Basil Hallward dedica il 'Cathode Narcissus', un'istallazione video che consegna la bellezza del giovane all'immortalità. Ed è quello che in effetti accade: come il ritratto nel romanzo di Wilde, i nove "doppi" di Dorian attraverseranno le mille tappe della depravazione del protagonista, riportandone le cicatrici e i sintomi, mentre il soggetto del ritratto rimarrà intatto.

  • Titolo: Dorian
  • Autore: Self Will
  • Traduttore: Vallorani N.
  • Editore: Mondadori (collana Strade blu)
  • Data di Pubblicazione: 2004
  • ISBN: 9788804524540
  • Dettagli: p. 299

giovedì 23 giugno 2011

Segnalazione: Il club dei suicidi di Albert Borris

Cari lettori, il 06 luglio arriverà in libreria edito dalla Giunti Y

Il club dei suicidi di Albert Borris

Sul sedile posteriore della macchina il timido protagonista Owen ripensa ai suoi sette tentativi di suicidio fallito. Così inizia "Crash in to me", un romanzo on the road, il viaggio strampalato della strana compagnia dei "Suicide Dogs", quattro teenagers legati da un patto dimorte. Dopo essersi conosciuti in una chat per aspiranti suicidi, i ragazzi decidono di partire dal New Jersey e attraversare il paese in un pellegrinaggio che toccherà le tombe di alcune celebrità che si sono tolte la vita, dalla poetessa Anne Sexton, prima tappa a Boston, a Kurt Cobain, passando per Judy Garland, Ernest Hemingway e Hunter S. Thompson. Un rituale che dovrebbe preludere al loro stesso suicidio. Scenario drammatico per il traguardo: la Death Valley.

Ecco i dieci modi peggiori e più stupidi per suicidarsi descritti nel libro:

10. Fare finta di avere una pistola e di sparare alla polizia
9. Soffocarsi con un sacchetto di plastica
8. Arruolarsi
7. Saltare giù dal tetto di una casa
6. Leccare una presa elettrica
5. Tagliarsi i polsi con un coltello di plastica
4. Fumare e aspettare che ti venga il cancro
3. Starsene in piedi su una collina sotto la pioggia con una gruccia di metallo in mano e aspettare un fulmine
2. Overdose di lassativi! (dovrebbe essere al primo posto)
1. Ascoltare i Nirvana in macchina finché il cervello non ti va in pappa.

Il romanzo affronta vari temi "forti" come il suicidio, l'autolesionismo e i rapporti in famiglia.
Albert Borris è uno psicoterapeuta specializzato in ragazzi dai 13 ai 17 anni, e il Il club dei suicidi è il suo romanzo d'esordio.

per leggere le prime pagine del romanzo potete cliccare 


Titolo: Il club dei suicidi. Crash into me
Autore: Albert Borris
Traduttore: Lo Porto T.
Editore: Giunti Editore (collana Y)
Data di Pubblicazione: Luglio 2011
ISBN: 9788809751750
Dettagli: p. 224
Prezzo: €. 14,50

mercoledì 22 giugno 2011

The sky is everywhere - Jandy Nelson

Recensione

“C’erano una volta due sorelle che avevano la stessa stanza, gli stessi abiti, gli stessi pensieri nello stesso istante.
Non avevano una mamma ma avevano l’una l’altra.
La sorella grande camminava davanti a quella piccola e così lei sapeva sempre dove andare…”

Bailey e Lenny sono due sorelle tanto legate, quanto diverse l'una dall'altra.
Bailey è una forza della natura, ama recitare e vuole diventare una grande attrice, Lenny è timida e tranquilla, suona il clarinetto e vive all’ombra della sorella.
La madre le ha abbandonate in tenera età e vivono con la nonna, appassionata coltivatrice di fiori, e lo zio Big che colleziona matrimoni e cerca di riportare in vita gli insetti con le piramidi.
Il loro legame è più forte di qualsiasi altra cosa al mondo, finché una telefonata non fa crollare il loro mondo perfetto; Bailey è morta durante le prove di una rappresentazione teatrale e Lenny perde la sua gioia di vivere.

“Tutto il suo sapere non esiste più. Tutto quello che ha imparato, sentito, visto. Il suo modo di leggere Amleto, di guardare una margherita o di pensare all’amore, tutti i suoi pensieri ingarbugliati, le sue riflessioni più segrete e irrilevanti non esistono più. Ho sentito dire: Ogni volta che una persona muore, un’intera biblioteca va in fiamme. Io ne sto guardando le ceneri.”

Non esce di casa, non vuole incontrare la sua migliore amica, Sarah, e non vuole parlare con la nonna o con lo zio.
L’unico che può capirla è Toby, il fidanzato della sorella, che non riesce a rassegnarsi alla sua morte e cerca di dimenticare il dolore con le corse sfrenate sullo skateboard.
Nello stesso tempo arriva a scuola un nuovo studente, Joe, un bellissimo musicista che si è trasferito da poco in città.
Joe perde la testa per Lenny e cerca di conquistarla in tutte le maniere, ma la ragazza è divisa tra l’amore che sente per lui e l’attrazione che prova per Toby…

Sembra il solito triangolo amoroso con la protagonista divisa tra i due belloni di turno, ma in realtà il fulcro principale della storia è l’elaborazione del lutto, infatti la morte di Bailey sconvolge tutte le persone che le volevano bene, soprattutto Lenny che deve affrontare la vita senza la sorella e non riesce ad accettarlo. Per non dimenticarla, scrive poesie, dialoghi, pensieri, con tutto quello che trova davanti, un bicchiere di plastica abbandonato, un foglio di giornale, la corteccia di un albero, ecc. e grazie a questi ricordi sparsi per la città, conosciamo il loro rapporto e il grande affetto che le univa.
Si avvicina a Toby perché condivide il suo stesso dolore e la fa sentire più vicino a Bailey, ma nello stesso tempo s’innamora di Joe, un ragazzo solare e pieno di vita che cerca di aiutarla con il suo amore e la musica.
Possiamo definirlo anche romanzo di formazione perché con la scomparsa di Bailey (il suo porto sicuro), Lenny inizierà un processo di maturazione che la spingerà ad avere più fiducia in se stessa e nelle sue capacità.

"The sky is everywhere" non è il solito romanzo dedicato ai teenager perché affronta con particolare sensibilità un tema triste e delicato come la perdita di una persona cara, utilizzando un linguaggio molto semplice e diretto.
Ho apprezzato le varie poesie che accompagnano la narrazione (non a caso Jandy Nelson ha un master in poesia) e la caratterizzazione dei personaggi.
A parte la protagonista e Joe, ho adorato la nonna e Sarah che cerca di aiutarla con la sua presenza e i suoi consigli.
E’ un romanzo dedicato ai ragazzi ma lo consiglio anche agli adulti.

Voto: 4,5 stelle anobiiane

L'autrice

Jandy Nelson si è laureata alla Cornell, ha un master in poesia e uno in scrittura per bambini e giovani adulti.
Agente letteraria per molti anni, dopo un esordio come poetessa ora si è dedicata completamente alla fiction.
The Sky is everywhere è il suo primo romanzo.
Vive e lavora a San Francisco.

Il booktrailer




  • Titolo: The sky is everywhere
  • Autore: Jandy Nelson
  • Traduttore: Olivieri L.
  • Editore: Fazi (collana Lain)
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN: 9788864111438
  • Dettagli: p. 270

Www…Wednesdays (30)

Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale: Www…Wednesdays ideata da MizB di Should be reading
Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Queste sono le mie risposte:

What are you currently reading?

Sto leggendo
Angel di L.A. Weatherly 

What did you recently finish reading?

Ho letto

The sky is everywhere di Jandy Nelson

   
What do you think you’ll read next?
Leggerò
La festa di Orfeo di Javier Márquez Sánchez

e voi?

martedì 21 giugno 2011

Teaser Tuesdays (30)

Cari lettori, scusate l'assenza dal blog, ma nei prossimi giorni ci saranno nuove recensioni e un giveaway davvero interessante.
Ma parliamo della rubrica settimanale "Teaser Tuesdays" ideata da MizB di Should Be Reading

Possono partecipare tutti i lettori, basta replicare al post.
Ma vediamo come funziona:


1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Apri una pagina a caso
3. Trascrivi un breve pezzo da quella pagina
4. Non scrivere spoilers.
5. Riporta titolo e autore del libro citato

Ed ecco il mio Teaser di questa settimana:

«È tua quella macchina?» domandò la ragazza alla cassa del 7-Eleven. «Quella nera fiammante?»
Alex annuì posando sul banco un bicchiere di caffè formato gigante.
«Che sballo» sospirò lei, guardando ancora l’auto parcheggiata fuori. Era una Porsche Carrera e i raggi del sole la facevano scintillare come onice allo stato liquido. «Da queste parti non se ne vedono tante di macchine
così.» Eh no, direi di no, pensò Alex tentando di ricordarsi che luogo fosse «da queste parti». Cattle Chute, in Oklahoma, o roba del genere. Patria di Cowboy ruspanti! proclamava il segnale crivellato di proiettili all’ingresso della città.
«Pompa numero tre» le disse.


Angel di L. A. Weatherly

e voi?

sabato 18 giugno 2011

Wishlist (7)

 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai libri che desidero leggere.
Questa volta ho scelto tre romanzi molto diversi tra loro.
Iniziamo con

Una tragedia Americana di Theodore Dreiser

Una tragedia americana, si ispira a un fatto di cronaca e racconta la storia di Clyde Griffiths, figlio di evangelisti ambulanti di Kansas City, che desidera evadere dalla vita miserabile della famiglia e dopo una serie di avventure viene assunto come impiegato da uno zio ricco in una fabbrica dello stato di New York. Qui ha una prima storia d'amore con un'operaia, Roberta, ma subito dopo si innamora di Sondra Finchley, ricca e appartenente alla buona società della cittadina. Quando Roberta gli rivela di essere incinta, Clyde è preso dal panico, teme di perdere Sondra e il suo brillante futuro, dunque decide di uccidere Roberta...

N.B. ho trovato la trama del romanzo su questo sito

Ho scoperto questo romanzo grazie ad uno speciale dedicato agli sceneggiati anni sessanta.
Ho visto uno spezzone con i tre protagonisti, Warner Bentivegna, Virna Lisi e Giuliana Lojodice, e mi è piaciuto molto.

# Titolo: Una tragedia americana
# Autore: Dreiser Theodore
# Traduttore: Guarnieri Calò C. L.
# Editore: Frassinelli (collana I classici classici)
# Data di Pubblicazione: 1997
# ISBN: 9788876844447
# Dettagli: p. 1064

13 di Jay Asher

Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...

Sembra una storia molto drammatica e toccante.


# Titolo: 13
# Autore: Asher Jay
# Traduttore: Borgotallo S.
# Editore: Mondadori (collana Shout)
# Data di Pubblicazione: 2008
# ISBN: 9788804582991
# Dettagli: p. 236

e per finire


Il sangue del vampiro di Florence Marryat

Figlia di una sacerdotessa voodoo e di uno scienziato pazzo che pratica la vivisezione, Harriet Brandt lascia la Giamaica, dove è nata, per approdare in Europa. Ospite dell'eccentrica baronessa Gabelli, trova una sistemazione definitiva a Londra. Bellissima e talentuosa, la ragazza affascina tutti coloro che hanno modo di conoscerla. Ma attribuire la carica sensuale e il mistero del suo fascino all'esotico retaggio tropicale non basta a fugare i sospetti che iniziano ad avvolgerne la figura. C'è qualcos'altro di strano in lei e chiunque le si avvicini sembra ammalarsi o morire. Il dottor Phillips ha una teoria: nelle vene di Harriet scorre sangue di vampiro e così la giovane donna sta risucchiando la vita di coloro che ama. Si tratta soltanto dell'esagerata supposizione di un medico ansioso o dietro la silente alterità di Harriet si nasconde davvero lo spettro di una maledizione? Nel capolavoro della grande Florence Marryat, tradotto per la prima volta in italiano, la risposta a questo inquietante interrogativo riposa nelle pieghe occulte della società vittoriana. Una storia carica di magnetismo, in cui il sesso liberato del corpo femminile e la passione per lo spiritismo danno nuova linfa a un tema leggendario, regalando nuovi brividi ai lettori affascinati dall'intramontabile mito del vampiro e del suo bacio mortale. Introduzione di Barbara Baraldi.

Con la riscoperta di "Ziska" di Marie Corelli, ho iniziato una ricerca dei classici ritrovati dalle case editrici.
Il sangue del vampiro (edito dalla Castelvecchi) è stato pubblicato nel 1897 e descrive un vampiro “diverso” dal solito.
Molto interessante...

# Titolo: Il sangue del vampiro
# Autore: Marryat Florence
# Traduttore: Frigo A.
# Editore: Castelvecchi (collana Biblioteca dell'immaginario)
# Data di Pubblicazione: 2010
# ISBN: 9788876154140
# Dettagli: p. 324

giovedì 16 giugno 2011

L'ebook di carta

Girando per il web ho scoperto questo articolo davvero interessante

http://www3.lastampa.it/focus/salonelibro2011/articolo/lstp/401859/

A quanto pare la Promedia Solutions (gruppo editoriale) porterà in Italia l'Espresso Book Machine, una macchina in grado di stampare in pochi minuti una copia rilegata e rifinita di un titolo richiesto, una specie di ebook di carta.

“E' una soluzione ideale, per esempio, per tutta la produzione di testi universitari, spesso difficili da reperire: questo sistema permette di avere a disposizione un libro, potenzialmente, in eterno.”

Secondo me è l'ideale per i romanzi fuori catalogo da anni o introvabili.

che ne pensate?

mercoledì 15 giugno 2011

Www…Wednesdays (29)

Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale: Www…Wednesdays ideata da MizB di Should be reading
Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Queste sono le mie risposte:

purtroppo non è cambiato niente dalla settimana scorsa...


What are you currently reading?

Sto leggendo
The sky is everywhere di Jandy Nelson


What did you recently finish reading?

Ho letto

La sfida della mummia di Elizabeth Peters

 
Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana
 
What do you think you’ll read next?
Leggerò
Angel di L.A. Weatherly
e voi?

martedì 14 giugno 2011

Teaser Tuesdays (29)

Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale "Teaser Tuesdays" ideata da MizB di Should Be Reading

Possono partecipare tutti i lettori, basta replicare al post.
Ma vediamo come funziona:


1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Apri una pagina a caso
3. Trascrivi un breve pezzo da quella pagina
4. Non scrivere spoilers.
5. Riporta titolo e autore del libro citato

Ed ecco il mio Teaser di questa settimana:

Rivedo improvvisamente Bailey che salta giù dal masso il giorno che si sono conosciuti, quando Toby è ripassato con lo skateboard. "Sapevo che saresti tornato", aveva gridato lanciando il libro in aria. "Come in questo libro. Lo sapevo!"
Ho la sensazione che anche Toby stia rivivendo quella giornata perché la nostra garbata leggerezza si è di colpo arrestata con un gran stridore di freni, mentre tutti i verbi al passato che abbiamo usato hanno cominciato ad ammassarsi uno sull'altro pronti a crollarci addosso.

The sky is everywhere di Jandy Nelson

e voi?

lunedì 13 giugno 2011

In my mailbox (28)

Nuovo appuntamento con In My Mailbox rubrica ideata da Kristi di The Story Siren dedicata ai libri acquistati, presi in prestito, scambiati o regalati (da amici, parenti o in omaggio da case editrici generose).


Questo è il titolo della settimana

Rebecca la prima moglie di Daphne Du Maurier

Una giovane dama di compagnia in vacanza a Montecarlo; Maxim de Winter, un affascinante vedovo che le propone di sposarlo; Manderley, un'inquietante castello della Cornovaglia che sembra vivere nel ricordo di Rebecca, defunta moglie del giovane sposo, la cui inquietante presenza incombe sulla nuova coppia ogni giorno di più. Ma il racconto è soprattutto l'indimenticabile storia di una giovane donna consumata dall'amore e alla disperata ricerca della sua identità.

Titolo: Rebecca la prima moglie
Autore: Du Maurier Daphne
Traduttore: Morpurgo M.
Editore: Il Saggiatore Tascabili (collana Narrativa)
Data di Pubblicazione: 2008
ISBN: 9788856500035
Dettagli: p. 383

venerdì 10 giugno 2011

Il passaggio – Justin Cronin

Il passaggio è il primo romanzo di una trilogia ambientata in un futuro post-apocalittico.

Recensione

Leggere un romanzo come “il passaggio” vuol dire entrare in un mondo di storie ed emozioni che ti coinvolgono dall’inizio alla fine.
La vicenda inizia nel 2018 con Amy Harper Bellafonte, una bambina di sei anni che è stata abbandonata in un convento dalla madre.
La piccola viene affidata a Suor Lacey che si affeziona subito a lei, ma Amy non è come le altre, ha una maturità e una lucidità che non ti aspetti da una bambina della sua età.
Nello stesso tempo il Dottor Jonas fa una scoperta destinata a cambiare il mondo, un virus in grado di curare le malattie terminali.
I militari capeggiati dal colonello Sykes, decidono di creare il progetto Noah (come l’arca di Noè) e di sperimentare il farmaco su 12 detenuti condannati a morte.
Per convincere i detenuti a firmare la via libera alla sperimentazione, Sykes chiede aiuto dall’agente dell’FBI Wolgast.
L’uomo svolge egregiamente la sua missione finché non lo costringono a rapire Amy (i militari vogliono sperimentare il farmaco su una bambina).
L’incontro con la piccola apre una vecchia ferita in Wolgast, che rivede in lei la figlia morta e per questo cerca d’impedire l’esperimento, ma è ormai troppo tardi.
Il farmaco trasforma i 12 detenuti in virali (una via di mezzo tra i vampiri e gli zombie) che fuggono dalla base e uccidono (o infettano) tutte le persone che incontrano, ma su di Amy ha un altro effetto…
Decenni dopo, gli ultimi sopravissuti cercheranno un modo per sconfiggere i virali che hanno conquistato il mondo.

Il romanzo è diviso in due tempi, nel primo ci troviamo in un prossimo futuro prima dell’infezione dal virus e nel secondo in uno scenario post-apocalittico con gli ultimi sopravvissuti al contagio.
Grazie all’uso sapiente del flashback, l’autore caratterizza ogni personaggio nei minimi particolari. Conosciamo tutto di loro, ogni pensiero o emozione, con uno stile molto cinematografico.
La trama è ben sviluppata anche se in alcuni punti la narrazione è più lenta (soprattutto nella prima parte) e il finale è in sospeso perché è una trilogia.

Ho scoperto su un sito che “il passaggio” è nato dalla richiesta della figlia dell’autore di scrivere un racconto su una ragazzina che salva il mondo, infatti la vera protagonista è Amy, una bambina molto sensibile che è cresciuta troppo in fretta a causa della povertà.
Mi piace molto il suo rapporto con Wolgast perché è un legame affettivo che va oltre i vincoli di sangue. Lui le vuole bene e cerca di proteggerla, ma non può impedire ai virali di distruggere il mondo.
E’ un vero peccato che non è sempre presente nella storia, sicuramente nei prossimi romanzi avrà più spazio.
Dimenticate l’aglio, il crocifisso o l’acqua santa, non hanno effetto sui virali che sono praticamente invincibili e hanno la facoltà di manipolare la mente della gente.

Il romanzo mi è piaciuto e devo ammettere che l’ho scelto perché mi piace molto la fantascienza, e il tema post-apocalittico ha attirato subito la mia attenzione.

Consigliato agli amanti del genere.

L’autore

Justin Cronin è nato nel New England, è professore di letteratura inglese alla Rice University e vive con la famiglia a Houston, in Texas. Il suo primo libro, Mary and O'Neil, ha vinto il prestigioso premio Pen/Hemingway. Il passaggio è stato l'evento editoriale americano del 2010 e presto diventerà un film diretto da Ridley Scott.

• Autore: Justin Cronin
• Traduttori: Biavasco A., Guani V.
• Editore: Mondadori (collana Omnibus)
• Data di Pubblicazione: Aprile 2011
• ISBN: 9788804606376
• Dettagli: p. 885

I primi capitoli in anteprima di Starcrossed, romanzo young adult di Josephine Angelini

A partire dal 7 settembre in libreria arriverà un romanzo young adult dedicato alla mitologia greca, sto parlando di

Starcrossed di Josephine Angelini

edito da Giunti collana Y

ma vediamo di che si tratta:

Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell’isola, Lucas Delos, davanti a tutta la sua classe. L’episodio si rivela essere qualcosa di più di un mero incidente. Helen teme per la sua salute mentale: ha iniziato ad avere incubi di notte e allucinazioni di giorno. Ogni volta che vede Lucas le appaiono tre donne che piangono lacrime di sangue.
Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che lei e Lucas non stanno facendo altro che interpretare i ruoli di un’antica tragedia d’amore. Le apparizioni femminili rappresentano infatti le Parche. Helen, come l’omonima Elena di Troia, è destinata a dare inizio alla guerra a causa della sua relazione con Lucas.
I due scoprono sulla loro pelle che i miti non sono leggende.
Ma è giusto o sbagliato stare con il ragazzo che si ama se questo significa mettere in pericolo il resto del mondo? Come si sconfigge il destino?

qui potete trovare i primi capitoli in anteprima.

Dicono di Starcrossed:

Una saga indimenticabile, meravigliosa. Mi sono innamorata di Lucas quanto e più di Helen. Dio, non vedo l’ora di leggere il seguito!
—Lauren Kate, autrice del bestseller FALLEN

Uno strabiliante debutto per Josephine Angelini, un racconto ricco di azione, colpi di scena e forti emozioni. La mitologia moderna non è mai stata così sexy!
—Kiersten White, autrice del bestseller del New York Times, PARANORMALMENTE

Uno dei libri più cinematografici che abbia mai letto. Travolgente e drammatico! Non so quante volte sono rimasta col fiato sospeso. Starcrossed è come un film che si svolge nella tua testa.
—Sophie Jordan, autrice di FIRELIGHT

Josephine Angelini crea una trama sapiente in cui la mitologia arriva tra i banchi di scuola con un intreccio fantasy che unisce amore e predestinazione.
—Booklist (stralcio dalla prima recensione di Starcrossed su bozze non corrette)

Rachel Petty, editor di Starcrossed, ha detto: “Chi mai vorrebbe un vampiro diafano o un licantropo peloso quando può avere un semi-dio abbronzato?”.

beh che ne pensate?

mercoledì 8 giugno 2011

Nuova intervista a: Teresa Di Gaetano

Teresa Di Gaetano è diplomata in Giornalismo Radiotelevisivo ed ha collaborato per diverse testate giornalistiche.
Nel Novembre 2003 ha pubblicato la prima raccolta per ragazzi “Bubble, Bubble! Dodici racconti” insignita da vari riconoscimenti ai premi letterari. Alcuni suoi racconti sono apparsi nelle antologie dei premi.
Nel gennaio 2006 presso la Casa editrice Montedit è uscita una seconda raccolta “Conchiglia… e altri racconti”, mentre nel febbraio 2007 ha pubblicato per la stessa Casa editrice il suo romanzo di esordio “La bambola di vetro”.
E’ stata intervistata in molti blog e siti letterari.
Ha appena pubblicato il primo volume della saga fantasy: “La sabbia delle streghe – La leggenda di Primrose” edita da Butterfly edizioni (potete trovare la mia segnalazione qui)

Teresa è stata così gentile da rispondere alle domande di questa intervista.

Ciao Teresa e bentornata nel blog. 

Grazie a te per avermi ospitata di nuovo.

Ci vuoi parlare del tuo nuovo romanzo: La sabbia delle streghe – la leggenda di Primrose?

La sabbia delle streghe è una saga divisa in diversi libri. I primi cinque parlano di una principessa di nome Primrose.
Ma la vicenda inizia con una fanciulla, Io, che non ricorda più né il suo nome e soprattutto il suo passato. Il viaggio alla ricerca dei sovrani del GranRegno diventa allora una scusa metaforica per ritrovare se stessi, la propria identità. E così Io scoprirà un risvolto inatteso della sua persona.


Come ti è venuta l’idea di scrivere la leggenda di Primrose?

Stavo leggendo il libro “La Storia infinita” di Micheal Ende e le atmosfere fantasy del libro mi hanno piacevolmente colpita. L’idea però si è sviluppata attorno a quella della principessa prigioniera del nemico, che poi nemico non è, perché il principe Chidley se ne innamora. Sono partita da lì e poi ho sviluppato il resto della storia.


C’è qualche personaggio a cui ti senti legata?

Sono legata per lo più ai personaggi degli altri libri della saga, quelli che non entrano direttamente in contatto con i protagonisti dei cinque libri, come ad es. Rosehan perché è un personaggio frutto del mio lavoro al corso di sceneggiatura e scrittura creativa che ho fatto ultimamente, quindi l’impianto narrativo è totalmente diverso da questo libro. Niente più rimandi poetici, solo la storia narrata.


Prima di iniziare la stesura del testo hai scritto una scaletta degli eventi? Oppure la storia si è sviluppata man mano che scrivevi?

Ho tenuto una scaletta dei luoghi, degli oggetti utilizzati, dei nomi. Per il resto no. Sono andata per così dire a braccio. Il risultato finale è piacevole, però ora come ora non avrei più scritto quei rimandi poetici. Merito del corso che ho fatto e dei corsi che sto facendo ancora di scrittura per migliorarmi.


C’è qualche aneddoto legato alla scrittura de la leggenda di Primrose che vorresti raccontare?

Sì... il titolo. Ho sempre difficoltà ad inventarne uno. Così ho cercato sul vocabolario, quando l’occhio mi è caduto su una definizione “la sabba delle streghe”. Il titolo viene proprio da lì, un po’ come per il Mago di Oz il nome Oz, ho solo aggiunto una i ed è diventato il titolo che è oggi: la sabbia delle streghe. C’è un felice riferimento a questo titolo nel mio libro della saga, Rosehan e la spada di Shanas.


Qual è il messaggio che vuoi dare ai tuoi lettori?

Tutti noi siamo in viaggio per cercare qualcosa o qualcuno. Beh... il mio personaggio vuole cercare se stessa, la sua identità senza la quale non può vivere. Senza il nostro passato noi siamo nessuno, degli stranieri in terra straniera. Ricuperare quello che è nostro è fondamentale per la vita stessa. Infatti, il mio personaggio, Primrose, nel secondo libro viaggerà alla ricerca dei suoi ricordi.


Quali sono i tuoi progetti futuri?

Correggere il secondo libro della saga (Alla ricerca dei ricordi) e il decimo che ho già scritto (Rosehan e la spada di Shanas). E lavorare all’undicesimo, Yinger e l’antico Tomo. Un piccolo assaggio del libro si può leggere sul sito della scrittrice Moony Witcher, perché è stato pubblicato come esercitazione al secondo livello del corso di scrittura che ho fatto e la scrittrice si è complimentata con me. Ecco il link, se qualcuno è curioso di leggerlo: http://www.moonywitcher.com/blog/?p=1513

Grazie Teresa questo è la sinossi del romanzo:

Una ragazza in cerca della verità. Un deserto sconosciuto e un cammino nell'ignoto dove strani personaggi si alternano e conducono la fanciulla verso la giusta via del ritorno. Un compito difficile: salvare i due sovrani de La sabbia delle streghe dal terribile Ozark. Questo romanzo ci porta nei meandri magici di un mondo dove tutto è possibile, dove ogni cosa è diversa da come appare, dove non mancano colpi di scena e sorprese. Un libro questo di Teresa Di Gaetano che ci aiuta ad andare al di là delle apparenze e a scoprire risvolti inaspettati.

Title: La sabbia delle streghe. La leggenda di Primrose
Autore: Teresa Di Gaetano
Editore: Butterfly Edizioni
Data di Pubblicazione: Maggio 2011
ISBN: 9788890575365
Dettagli: p. 100

Www…Wednesdays (28)

Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale: Www…Wednesdays ideata da MizB di Should be reading
Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Queste sono le mie risposte:

What are you currently reading?

Sto leggendo
The sky is everywhere di Jandy Nelson


What did you recently finish reading?

Ho letto

La sfida della mummia di Elizabeth Peters

 
Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana
 
What do you think you’ll read next?
Leggerò
Angel di L.A. Weatherly
e voi?