giovedì 10 giugno 2010

“Il Libro Eterno” intervista: Ilaria Giannini

Ilaria Giannini, nata a Pietrasanta (Lucca) vive e lavora a Firenze come giornalista.
Ha pubblicato racconti nelle antologie di Edizoni ETS, Giulio Perrone Editore e Las Vegas Edizioni.
Raccoglie poesie e racconti brevi nel suo blog
Nel 2009 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “Facciamo finta che sia per sempre”, edito dalla Intermezzi Editore (la mia recensione la trovate: qui)



Ilaria è stata così gentile da rispondere alle domande di questa intervista.


Ciao Ilaria e benvenuta nel blog “il libro eterno”, ti va di presentarti ai lettori?

Ciao Ivana, grazie per l'ospitalità. Sono nata ventotto anni fa in Versilia, adesso vivo a Firenze, dove lavoro come giornalista. Ho pubblicato diversi racconti in antologie e ho esordito lo scorso anno con il romanzo “Facciamo finta che sia per sempre”. Il modo migliore per conoscermi è leggere il mio blog: traccenellarete.splinder.com


Sei una giornalista e scrittrice, com’è nata la tua passione per la scrittura?

Ho imparato a leggere a quattro anni e da allora ho maturato un'insana passione per i libri. Questo mi ha portata naturalmente a scrivere, dapprima poesie, poi all'università ho iniziato a cimentarmi con la narrativa. Studiavo Scienze politiche e lavoravo per mantenermi: mi sentivo frustrata così mi sono rifugiata nell'unica cosa che mi facesse sentire me stessa, la scrittura. In seguito ho cercato di farne una professione e sono approdata al giornalismo.


Vuoi parlarci del tuo romanzo?

“Facciamo finta che sia per sempre” è un romanzo di formazione sentimentale, una ricerca della propria identità attraverso le relazioni. Nicole, Paolo, Martina e Stefano rincorrono – ognuno a suo modo – l'ideale del “grande amore”, sperando che questo riesca finalmente a renderli felici, a dare un senso alla propria vita: una sorta di panacea per tutti i mali e le contraddizioni che si portano dentro.


“Facciamo finta che sia per sempre” è un romanzo introspettivo; viene analizzato il punto di vista di ogni personaggio con l’uso della prima persona.
Di solito i romanzi in prima persona sono la proiezione del vissuto dell’autore, quanto c’è di te nella storia?

La scrittura, per come la concepisco io, è un rielaborare i propri traumi, il proprio vissuto, uscendo da se stessi: una ricerca di un significato universale, di sentimenti e pensieri che tutti abbiamo provato. Per questo a livello biografico non c'è niente di me nel romanzo, la trama è pura invenzione. Di sicuro nel libro ci sono le mie emozioni e i miei lati oscuri, ci sono comportamenti e modi di concepire l'amore che ho vissuto o ho visto accadere alle persone che mi sono state vicine.

Hai pubblicato il tuo romanzo con la Intermezzi Editore, come ti sei trovata con questa casa editrice?

Molto bene: sono una piccola realtà ma lavorano seriamente, sono pieni di idee per la promozione, di entusiasmo e sono molto onesti con i loro autori. Oltre a non chiedere alcun contributo per la pubblicazione e a pagare i diritti d'autore – un lato che può apparire scontato ma che purtroppo è quasi un'eccezione – organizzano presentazioni, incontri, e fanno il possibile per pubblicizzare i loro libri.

 
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ho appena finito il secondo romanzo, “I provinciali”: una settimana di vita di una famiglia in un borgo della Versilia, alle prese con la morte della nonna e con i loro conflitti. Sto iniziando la mia terza creatura, “Quanto è lontano il mare”, e sto preparando insieme ad altri scrittori, editor e appassionati di letteratura la seconda edizione del festival ULTRA, che si terrà a Firenze a settembre e cui siete tutti invitati.


 Grazie Ilaria, Per chi volesse approfondire, sul sito http://www.intermezzieditore.it/ è possibile leggere un’anteprima del romanzo.

Questo è il booktrailer.

Nessun commento:

Posta un commento